COME IL TUO PACKAGING PUO’ (E DOVREBBE) DIVENTARE INCLUSIVO
- Francesca Rocchetti
- 14 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Rendi l’esperienza del cliente piacevole fino in fondo
“Gli italiani trascorrono ben 39 giorni della propria vita
(17 minuti a settimana)
cercando di aprire imballaggi troppo difficili”
ricerca DS Smith 2019
I nostri clienti non sono tutti uguali.
Donne, uomini, giovani, anziani, belli, brutti, simpatici o antipatici. Tra loro c’è anche chi soffre di una disabilità, che può essere più o meno invalidante.
Possiamo fare qualcosa per agevolare l’esperienza di acquisto di questa fascia di popolazione? Certamente sì, anzi potremmo dire che dovremmo fare qualcosa!
Stiamo parlando di un gran numero di potenziali clienti, che quando vanno a fare la spesa o si apprestano a consumare un prodotto già acquistato, spesso provano smarrimento e frustrazione perchè faticano a reperire le informazioni di cui avrebbero bisogno oppure trovano difficoltà nel manipolare, aprire o chiudere la confezione.
Quante sono queste persone in italia?
PERSONE CIECHE 219.000
PERSONE IPOVEDENTI 1,4 MILIONI
PERSONE AFFETTE DA MALATTIE REUMATICHE OLTRE 5 MILIONI
OVER 75 7 milioni
DI CUI OVER 80 4 milioni
Il nostro obiettivo è far sì che il cliente si senta valorizzato, incluso e soddisfatto. Quando un consumatore percepisce un marchio come inclusivo, la sua lealtà tende ad aumentare.
Possiamo utilizzare degli elementi di design grafico, che permettano di riconoscere rapidamente la funzione del prodotto e le caratteristiche che desideriamo mettere in evidenza.
Il nostro prodotto dev’essere facilmente riconoscibile sullo scaffale e tutti i clienti, anche quelli la cui vista è compromessa, devono poter reperire le informazioni che cercano, senza sforzarsi o demoralizzarsi.
Il design del packaging sembra spesso dimenticarsi che non tutti hanno la forza di Hulk! Tra artriti, reumatismi e Parkinson, aprire un pacchetto può diventare un'impresa da supereroi. Ecco perché è cruciale che i nostri pacchetti siano più piccoli, più maneggevoli e, soprattutto, facili da aprire – perché nessuno dovrebbe lottare con un barattolo come se fosse un rompicapo!
Le persone ipovedenti, quelle con difficoltà motorie o con neurodiversità possono incontrare ostacoli nel riconoscimento di un prodotto sugli scaffali e nella sua apertura dopo l'acquisto. Sempre più aziende stanno investendo nella progettazione di confezioni accessibili che eliminano la necessità di forzare tappi sigillati, utilizzare fascette di plastica o un secondo strumento. Questo approccio si concentra su materiali leggeri e flessibili, dotati di punti di presa semplici e sistemi di erogazione intuitivi.
IN CHE MODO POSSIAMO RENDERE ANCORA PIU’ SODDISFATTI QUESTI CLIENTI? AGEVOLANDONE L’ESPERIENZA DI ACQUISTO!
Possiamo lavorare sulla struttura dell’imballaggio, in modo che ne consenta la facilità d’uso.
Il regolamento UE 1169/2011 prevede che ogni consumatore abbia il diritto di poter comprendere, valutare ed utilizzare un prodotto
E’ possibile progettare un confezionamento adatto a chiunque, facilmente accessibile anche alle persone anziane o affette da disabilità.
Alcune aziende ci hanno già pensato, vi facciamo vedere qualche esempio:
LE BOTTIGLIE CHE RACCONTANO LA VITA

Bodega y Viñedos Maires è un'azienda vinicola spagnola a gestione familiare che ha creato la linea di vini Ademán per i consumatori con disabilità visiva. Le etichette delle bottiglie Ademán, che significa “gesto” in spagnolo, presentano immagini di gesti facilmente riconoscibili, simboleggianti le fasi della vita umana, accompagnate dalla scrittura braille.
UN COPERCHIO “GENTILE”

L'azienda nordamericana Consumer Convenience Technologies ha creato il primo coperchio a vite in alluminio al mondo, caratterizzato dalla capacità di ridurre del 40% la forza necessaria per aprire un barattolo. È dotato di un pulsante che, se premuto, rompe il vuoto del contenitore, facilitando così l'apertura del coperchio. Una volta utilizzato il prodotto, è sufficiente premere nuovamente il pulsante per richiudere il coperchio, evitando che il contenuto fuoriesca.
IMPOSSIBILE CONFONDERSI

Boxed Water ha creato dei tetra brik di acqua che, oltre ad essere realizzati con il 90% di materiali riciclati, fanno uso di testi concisi e con caratteri molto grandi.
“VOGLIAMO AIUTARE IL MONDO A VEDERE CON LE MANI”

Herbal Essence ha scelto di utilizzare un sistema di segni in rilievo per il packaging della sua linea biologica.
Per lo shampoo, presenta una fila di 4 linee verticali, mentre per il balsamo ci sono due file di puntini, entrambe posizionate sul fondo dei flaconi.
Essendo progettato per essere riconosciuto solo al tatto, questo design è universale e include anche coloro che non hanno avuto la possibilità di imparare il braille.
L’etichetta dovrebbe permettere loro di accedere ad informazioni che altrimenti farebbero molta fatica ad individuare. Pensate solo alla data di scadenza! Oppure alle modalità di conservazione, nonchè al luogo di provenienza o alla tipologia di prodotto.
Alcune soluzioni utilizzate sono la stampa in rilievo, l’utilizzo dell’alfabeto braille, i codici QR, che attivano messaggi audio registrati con tutte le informazioni di primaria importanza per l’acquirente.
LE IDEE VINCENTI che puoi sfruttare anche tu!

Per una persona con disabilità visiva è molto difficile scansionare un codice QR.
Il Codice QR Accessibile NaviLens consente a qualunque persona di usufruire facilmente di un codice QR.
Può essere letto da molto più lontano, con un angolo di fino a 160 gradi e in movimento. Questo consente il suo uso senza la necessità di mettere a fuoco né di inquadrare nello schermo del cellulare.
L'utente non ha bisogno di sapere esattamente dove si trova e quindi può essere utilizzato da persone non vedenti. Inoltre, l'esperienza dell'utente è molto più soddisfacente, in quanto la rapidità e la facilità d'uso sono molto più elevate.
Si legge da più lontano
SI legge in movimento
Non ha bisogno di essere messo a fuoco né inquadrato
HARTMANN PER LA POPOLAZIONE NON VEDENTE

Anche l’azienda Brodrene Hartmann è particolarmente sensibile al tema dell’inclusione e infatti propone, tra le sue etichette speciali, la possibilità di scritte in evidenza a caratteri Braille*.
In questo modo, le persone non vedenti possono ricevere informazioni sulle uova che stanno acquistando, semplicemente sfiorando la confezione con le dita.
UN RICONOSCIMENTO DAI MALATI REUMATICI
L’Associazione Svedese Reumatici aveva, già nel 2004, classificato i differenti tipi di confezioni in base al modo in cui si aprono, per attirare maggiormente l’attenzione sulla semplicità della manipolazione degli imballaggi.

“Siamo stati davvero sorpresi quando abbiamo saputo che il nostro cliente svedese, Svenska Lantägg, ha vinto questo attestato per le confezioni portauova Hartmann”, ha detto Jan Sørensen, direttore regionale delle vendite di Hartmann Nordic, “siamo contenti e vediamo questo premio come il riconoscimento della fibra pressata, che è più facile e più leggera da maneggiare rispetto agli imballaggi in plastica”
La valutazione ha mostrato che gli imballaggi per uova Hartmann sono i più facili da maneggiare dal punto di vista di una persona disabile, perciò il cliente svedese di Hartmann, Svenska Lantägg, è stato premiato con un diploma per il miglior imballaggio.
L’Associazione ha realizzato questa valutazione nel corso di un progetto sull’imballaggio accessibile e ha concluso le confezioni Hartmann sono i prodotti più semplici da maneggiare, seguite dal sapone e dalla margarina.
I membri locali dell’Associazione hanno nominato i propri candidati per i 5 peggiori e i 5 migliori imballaggi e, tutti insieme, più di 18mila membri hanno dato il loro voto, che ha conferito il punteggio maggiore al prodotto Hartmann.
Ti abbiamo fatto venire in mente qualche nuova idea?
ci piacerebbe che la condividessi con noi!
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